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Controlli e Monitoraggi
Nell'ambito delle radiazioni ionizzanti, come anche in altri contesti, gli aspetti sanitari risultano fortemente correlati a quelli ambientali. Le cellule e i tessuti esposti a radiazioni ionizzanti subiscono lesioni, le cui caratteristiche dipendono innanzitutto dalla dose assorbita ed anche dalla via di esposizione (irraggiamento esterno, inalazione, ingestione) e dalla sensibilità del tessuto irradiato. Quindi oltre che a effetti di irradiazione diretta e/o diffusa la radioprotezione non può prescindere da valutazioni relative alla corretta gestione nell'ambiente dei rifiuti radioattivi, siano questi solidi, liquidi o aeriformi.
La normativa (D.Lgs. 230/95 s.m.i.) sotto l'aspetto sanitario, pone particolare attenzione alla sorveglianza fisica della radioprotezione assegnata alla figura dell'Esperto Qualificato (EQ). L'EQ deve curare tutti gli aspetti della gestione e della verifica delle sorgenti radioattive, della formazione e informazione dei lavoratori nonché impartire le prescrizioni di sicurezza, curare la valutazione della dose individuale degli operatori. In determinati casi, l'EQ deve effettuare le valutazioni preventive della distribuzione spaziale e temporale delle materie radioattive eventualmente disperse o rilasciate, nonché delle esposizioni potenziali relative ai lavoratori e ai gruppi di riferimento della popolazione nei possibili casi di emergenza radiologica.
Rivestono quindi particolare interesse, da un punto di vista ambientale, le possibili forme di inquinamento da sorgenti di radiazioni ionizzanti in relazione ai diversi impieghi delle stesse. L'eventuale dispersione nell'ambiente di materie radioattive può essere determinata da eventi accidentali o dolosi, tra cui lo smaltimento e/o lo smarrimento di sorgenti radioattive e di materiali con contenuto significativo di radioisotopi di origine naturale (NORM-Naturally Occurring Radioactive Materials).
La normativa nazionale consente ai detentori di sorgenti radioattive aventi particolari caratteristiche fisiche, di poterle smaltire nell'ambiente; tale pratica può, in caso di convergenza in uno stesso punto di scarico o area di più strutture, portare ad un accumulo di inquinanti radioattivi. Possono inoltre verificarsi eventi di smarrimenti di sorgenti radioattive, ciò avviene tipicamente per apparecchiature datate, impiegate in processi produttivi di attività in fallimento, o cedute a terzi con ricambio degli operatori (perdita della memoria storica dell'azienda). Particolare attenzione deve essere posta alla presenza di NORM, materiali con contenuto significativo di radioisotopi di origine naturale, che può causare un incremento dell'esposizione dei lavoratori o della popolazione ed ha un impatto ambientale non trascurabile. Le principali attività coinvolte sono: l'industria dei fosfati (fertilizzanti), la produzione ed impiego di sabbie zirconifere e materiali refrattari, l'industria petrolifera, la lavorazione e l'impiego delle ceneri e la produzione e l'utilizzo di manufatti del Torio.
Un aspetto ambientale di interesse, di origine diversa da quella antropica, è rappresentato dal Radon (222Rn), che l'O.M.S. classifica come agente cancerogeno e lo ritiene tra i responsabili del tumore del polmone, secondo in ordine di importanza solo rispetto al fumo.
Il Radon è un gas radioattivo naturale presente in concentrazioni variabili nell'ambiente e negli spazi chiusi. Il 222Rn è prodotto dal decadimento dell'Uranio (238U) che, come è noto, è diffusissimo nella crosta terrestre soprattutto nelle rocce di derivazione granitica. La presenza di radon nell'ambiente è connessa alla concentrazione di uranio nelle rocce e nei terreni, da cui si propaga negli ambienti. In territori particolarmente ricchi di 238U, condizioni di scarsa ventilazione possono favorirne l'accumulo e il raggiungimento, quindi, di elevati livelli di concentrazione.
In generale un programma di rilevazione della radioattività ambientale, a livello regionale, viene predisposto per valutare l'impatto della radioattività naturale e/o artificiale sul territorio.
Il programma deve essere in grado di affrontare anche situazioni connesse a contaminazioni ambientali associate a gravi incidenti (come quelli di Chernobyl e Fukushima) o altri eventi eccezionali, tenendo conto dei dati esistenti in merito alle sorgenti installate sul territorio.
Le principali fonti di pressione sul territorio regionale sono:
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Centrali elettriche a combustibile fossile
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Ospedali e/o Istituti di ricerca (presidi sanitari in cui si impiegano radioisotopi, che sono veicolati nell'ambiente attraverso gli scarichi liquidi e aeriformi)
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Impianti di depurazione
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Porti per l'importazione di rottami
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Trasporto di sorgenti di radiazioni ionizzanti
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Impianti di raccolta, deposito, fusione di rottami (presenza di eventuali sorgenti radioattive disperse)
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Attività commerciali sui rottami metallici
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Attività per controlli non distruttivi
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Gas Radon
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Impianti nucleari delle nazioni confinanti
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Naviglio a propulsione nucleare in sosta presso l'Arsenale Militare della Spezia
Indicatori
Al fine di attuare un'efficace azione di prevenzione e tutela dell'ambiente, sono stati individuati diversi indicatori su cui concentrare le attività di controllo in funzione delle sopraccitate fonti di pressione. Nella seguente tabella sono evidenziate le fonti di pressione ed i relativi indicatori e matrici:
FONTE DI PRESSIONE |
INDICATORE |
MATRICE |
Centrali elettriche a combustibile fossile |
Concentrazione rad. naturali |
Combustibili e residui di combustione |
Ospedali e/o Ist. di ricerca |
Concentrazione rad. artificiali |
Acque di scarico, rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo |
Impianti di depurazione |
Concentrazione rad. artificiali |
Acque di scarico, fanghi |
Discariche |
Concentrazione rad. artificiali |
Percolati |
- Porti per l’importazione di rottami - Impianti di raccolta, deposito, fusione di rottami - Attività commerciali sui rottami metallici |
Contaminazione o sorgenti rad. disperse |
Rottami o altri materiali metallici di risulta |
Impiego/detenzione materie radioattive e macchine radiogene |
Sorgenti radioattive artificiali sigillate e non Macchine radiogene |
Sorgenti radioattive artificiali sigillate e non Macchine radiogene |
Impianti nucleari nazioni confinanti |
Concentazione 137Cs Dose assorbita |
Particolato atmosferico, suolo, acqua, alimenti |
Naviglio a propulsione nucleare Arsenale Militare della Spezia |
Concentazione 137Cs Dose assorbita |
Particolato atmosferico, sedimenti marini, mitili |
Gas Radon |
Concentrazione 222Rn |
Aria |
Materie radioattive naturali |
Concentrazione rad. naturali |
Particolato atmosferico, suolo, acqua |
Attività di controllo e monitoraggio