NOx - Ossidi di azoto
Miscela di gas (componenti principali NO2 biossido di azoto ed NO monossido di azoto), tossica, di colore giallo-rosso, dall’odore forte e pungente. E’ un energico ossidante, molto reattivo e quindi altamente corrosivo. E’ parzialmente solubile in acqua.
NO2 svolge un ruolo fondamentale nella formazione dello smog fotochimico in quanto costituisce l’intermedio di base per la produzione di vari inquinanti secondari tra cui O3ed acido nitrico.
Sorgenti naturali: decomposizioni organiche anaerobiche, incendi ed emissioni vulcaniche
Sorgenti antropiche: traffico veicolare, combustioni ad alta temperatura, impianti termici e centrali termoelettriche
Effetti sull’ambiente: causa la senescenza e la caduta delle foglie più giovani. Il meccanismo principale di aggressione è costituito dall’acidificazione.
Il Biossido di azoto (NO2) è un inquinante prevalentemente secondario che si forma a seguito dell’ossidazione dell’ossido di azoto (NO): l’insieme dei due composti viene indicato con il termine di ossidi di azoto (NOx).
Il monossido di azoto non è soggetto a normativa, in quanto, alle concentrazioni tipiche misurate inaria ambiente, non provoca effetti dannosi sulla salute e sull’ambiente: se ne misurano comunque ilivelli per via del fatto che, attraverso la sua ossidazione in NO2 e la sua partecipazione ad altriprocessi fotochimici, contribuisce alla produzione di O3 troposferico.
Per il biossido di azoto sono invece previsti limiti, riassunti nelle tabelle di seguito riportate.
Inquinante | Riferimento | Limiti |
Biossido diazoto (NO2) | D. Lgs. n. 155 del13/8/2010 | Valore limite orario: 200 μg/m3 da non superarsi più di 18 volteper anno civile |
Valore limite annuo: 40 μg/m3 | ||
Soglia di allarme: 400 μg/m3 per tre ore consecutive |
La tecnica di misura si basa sulla reazione in fase gassosa tra monossido di azoto e ozono, capace di produrre una luminescenza caratteristica di intensità linearmente proporzionale alla concentrazione di NO. L’analizzatore a chemiluminescenza utilizza una singola camera di reazione ed un singolo fotomoltiplicatore che consentono l’esecuzione di una misura ciclica dell’NO e
dell’NOX.
Gli ossidi di azoto vengono emessi direttamente in atmosfera a seguito di tutti i processi dicombustione ad alta temperatura (impianti di riscaldamento, motori dei veicoli, combustioniindustriali, centrali di potenza, ecc.), per ossidazione dell’azoto atmosferico e, solo in piccola parte, per l’ossidazione dei composti dell’azoto contenuti nei combustibili utilizzati.
Nel caso del traffico autoveicolare, le quantità più elevate di questi inquinanti si rilevano quando iveicoli sono a regime di marcia sostenuta e in fase di accelerazione, poiché la produzione di NOXaumenta all’aumentare del rapporto aria/combustibile, cioè quando è maggiore la disponibilità diossigeno per la combustione Al momento dell’emissione gran parte degli ossidi di azoto è in forma di NO, con un rapporto NO/NO2 decisamente a favore del primo (il contenuto di NO2 nelle emissioni è circa tra il 5 e il 10% del totale degli ossidi di azoto) che viene poi ossidato in atmosfera dall’ossigeno e più rapidamente dall’ozono, dando luogo al biossido di azoto.